Il film italiano "Un Borghese Piccolo Piccolo", diretto da Mario Monicelli nel 1977, offre uno sguardo sorprendente sulla Massoneria Italiana di quegli anni, contrassegnata da divisioni tra correnti conservatrici e liberali che rispecchiano le polarizzazioni politiche dell'epoca.
Il film dipinge un ritratto acuto della piccola borghesia italiana dell'epoca, con Giovanni Vivaldi, un devoto impiegato pubblico, che cerca modi per assicurare un futuro stabile per suo figlio.
La trama, presentata in modo tragicomico, svela le sfumature della mentalità borghese di Vivaldi e la sua ricerca di ascensione sociale.
La Massoneria è presentata come una speranza per Vivaldi, ma il film evidenzia la dura realtà di una società disuguale.
La scena impressionante in cui Vivaldi chiede aiuto a un fratello massone per accelerare il funerale di suo figlio, mentre le autorità e le figure potenti vengono prioritizzate, mette in luce la fraternità massonica come un ideale irraggiungibile in un sistema che favorisce pochi.
Il film offre un'interpretazione intrigante della Massoneria degli anni '70, raffigurandola come una struttura che, stranamente, mantiene lo status quo anziché combattere l'oppressione e l'ineguaglianza.
Giovanni Vivaldi, l'archetipo del borghese, rappresenta tragicamente il sogno di fraternità in un contesto capitalista.
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