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Qual è la storia della Massoneria a PALERMO?

La storia della Massoneria a Palermo risale al XVIII secolo, quando l'Ordine dei Fratelli Liberi Muratori si diffuse in tutta Europa.


La città di Palermo, capitale della Sicilia, divenne rapidamente un importante centro massonico.


Uno dei primi documenti che attestano l'esistenza della Massoneria a Palermo risale al 1742, quando venne fondata la loggia "La Sincera Unione".


Questa loggia era strettamente legata alla Gran Loggia di Londra, che all'epoca rappresentava il centro nevralgico dell'Ordine massonico.


Nel corso del Settecento, la Massoneria a Palermo si sviluppò rapidamente, tanto che vennero fondate numerose altre logge, tra cui la "Loggia della Conciliazione" e la "Loggia della Giustizia".


Queste logge erano frequentate da personaggi illustri della città, come il filosofo e poeta Giuseppe Maria Galanti e il politico e scrittore Vincenzo Fardella.


Nel corso del XIX secolo, la Massoneria a Palermo continuò a essere molto attiva, anche se subì un duro colpo con la soppressione degli Ordini religiosi nel 1866, che portò alla chiusura di molte logge massoniche.


Tuttavia, la Massoneria a Palermo si riprese rapidamente, tanto che nel 1900 venne fondata la Grande Loggia della Sicilia, che rappresenta ancora oggi uno dei centri massonici più importanti dell'isola.


Durante il Novecento, la Massoneria a Palermo si distinse per il suo impegno nella lotta contro la mafia e per la difesa dei diritti civili e della libertà di pensiero.


Tra i massoni palermitani più noti vi sono il politico e giurista Francesco Saverio Nitti e il poeta e scrittore Leonardo Sciascia.


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