L' UFFICIALE DI LOGGIA: L' ORATORE.
CHI È E COSA FA?
L'Oratore è la voce della Loggia. Il suo gioiello è un libro aperto che è il simbolo della Legge.
L'Oratore è una figura molto importante nella Loggia in quanto è il depositario della Costituzione e della Legge dell'Ordine e del Regolamento di Loggia.
Durante i lavori egli vigila che tutto sia giusto e perfetto secondo la Legge Massonica; in caso contrario può segnalare ogni deviazione dalla Costituzione al Maestro Venerabile.
L'Oratore vigila che tutti i documenti necessari agli aumenti di luce od alle affiliazioni siano in ordine.
Egli insieme al Maestro Venerabile, all'inizio dell'Anno Massonico, compila il programma dei lavori che verranno svolti durante le Tornate Rituali. In ogni singola Tornata, invece, legge o declama un suo elaborato, in base al programma, che servirà da traccia per una fruttuosa discussione tra i Fratelli
Spesso ci si immagina l’Oratore semplicemente come un abile sofista capace di incantare il pubblico con discorsi aulici e spettacolari dispensati da una particolare tribuna.
In realtà non si tratta di impressionare l’uditorio con discorsi incomprensibili ed ermetici.
È chiaro che una certa padronanza dell’eloquenza facilita il compito ma non è questo l’essenziale di tale ufficio. L’Oratore è chiamato piuttosto a svolgere una funzione di moderatore nei dibattiti che seguono determinati lavori.
Dovrebbe dimostrare capacità di sintesi in quanto in poche frasi ci si attende che sappia riassumere le idee centrali di un lavoro o il contributo dei punti di vista di più fratelli.
In questo senso la caratteristica fondamentale del suo operato è l’obiettività di giudizio. Oltre alla facoltà di sintesi necessita di abilità di analisi e di argomentazione.
Ma soprattutto si presume che possegga una cultura indiscutibile della materia, che disponga dei documenti di riferimento indispensabili al suo esame delle varie questioni che possono sorgere in Loggia, in modo da potergli permettere di smorzare sul nascere ogni possibile contestazione. Su domanda del Venerabile riassume le modalità di voto, segreto o per alzata di mano.
Coadiuvato dal Venerabile e dal Segretario controlla la regolarità ed il risultato delle votazioni. Al momento dell’installazione di un nuovo collegio, fornisce un rendiconto del bilancio del lavoro svolto, consegnato dal Segretario.
Non bisogna dimenticare, come sottolinea acutamente Christiane Guigue nel suo libro Les discours de l’Orateur (1997, p.3), che se la qualità del lavoro rituale dipende fondamentalmente dalla triade costituita dal Venerabile e dai due Sorveglianti, la reputazione ed il prestigio di una Loggia scaturiscono molto spesso dalle prestazioni dell’Oratore.
Cit. G.N.
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