“I MITI FONDATORI DELLA MASSONERIA”: INTERVISTA A NICOLAI E PRUNETI
Professoressa Maria Concetta Nicolai (*), cos’è il gruppo di studio “Ninnia Primilla” e perché porta questo nome?
La Ninnia Primilla è in realtà una loggia appartenente all’Ordine massonico tradizionale italiano, composta da sole sorelle che si presentano al mondo profano come Gruppo di studio della condizione femminile nel mito e nella cultura classica. Trae il nome da una lapide funeraria di una giovane sacerdotessa di Cerere vissuta in Abruzzo alla fine del II secolo a.C.
Professoressa Nicolai, quanto la massoneria deve alla componente mitologica?
Se non proprio tutta la struttura, almeno la filosofia che la sostiene. In fondo la Massoneria, dopo aver riunito, come in un grande contenitore, i miti che l’umanità ha prodotto nelle varie epoche e culture, e dopo averli tradotti nel linguaggio universale simbolico, ha inventato un immenso teatro dell’immaginario, dove l’iniziato, in suo personalissimo ed irripetibile hic et nunc, è l’eroe protagonista di tutte le storie che vi si rappresentano. In realtà ogni tornata è una navigazione con la nave degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro.
Professoressa Nicolai, tra i vari miti massonici quali trova più attuale e affascinante?
Quello che forse è il meno visibile, tanto è celato dietro la luce della stella pitagorica e dell’allegoria dell’uomo vitruviano. Parlo dell’homo faber che “alla bellezza dell’immaginazione aggiunge la forza dell’intelletto” un archetipo che accompagna l’evoluzione umana dai suoi primordi. Il passaggio dalla Perpendicolare alla Livella, che simboleggia l’elevazione al grado di compagno d’arte, significa proiettare il lavoro dalla dimensione sensibile della tecné, a quella metafisica del sacro che connota la creazione. In una parola tra tutti i rituali preferisco quelle del Compagno d’arte con i suoi numeri e con i suoi insegnamenti. Del resto anche Gilbert Durand pone come primo mito fondativo della Massoneria quello della continua ricostruzione del Tempio.
Professoressa Nicolai, i miti massonici rispondono a degli archetipi e se sì a quali?
I miti sono nati proprio per rispondere agli archetipi che l’uomo ha dentro di sé, e lo fanno assai bene da molti secoli. Se dovessi dire quali miti rispondono in modo diretto agli archetipi dell’uomo occidentale allora devo ricorrere a quelli preellenici, adombrati negli inni orfici e nella Teogonia di Esiodo, come Phánēs il primo nato dall’uovo cosmico e la Grande madre Gea che genera da sola i suoi figli. [...]
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